Il progetto prevede l’utilizzo degli strumenti formativi e comunicativi afferenti all’ambito delle competenze e delle conoscenze museali per favorire inclusione e innovazione sociale.
Una prima fase di progetto è volta all’acquisizione di servizi per lo svolgimento di attività didattiche e di mediazione culturale all’interno dei musei per le scuole delle aree bersaglio e per il coinvolgimento dei minori più fragili e a rischio esclusione.
La seconda fase prevede un percorso formativo di mediazione culturale a partire dalla conoscenza del patrimonio museale cittadino per alcuni giovani residenti in aree bersaglio, volto a favorire il loro sviluppo professionale.
Il primo anno è riservato alla formazione, con l’obiettivo di creare competenze in processi di integrazione e attivazione culturale. Durante il secondo e il terzo anno i beneficiari saranno invece impiegati nell’attivazione di reti nei territori e nello svolgimento di servizi quali attività didattica, incontri tecnico-laboratoriali, mediazione e guardasala nelle sale espositive.
L’offerta didattica all’interno dei musei permetterà di superare la dimensione prettamente scolastica dei piani formativi grazie alla creazione di un sistema integrato in grado di rispondere alle esigenze di quelle scuole che hanno difficoltà ad organizzare uscite formative. Parallelamente, la promozione di competenze nell’ambito della mediazione culturale, attraverso un utilizzo inclusivo degli spazi museali, favorisce l’attrazione verso i musei di nuove categorie di pubblico e crea le condizioni per possibili futuri sviluppi occupazionali legati al patrimonio culturale cittadino.